Il 25 maggio 2018 è entrato in vigore il Regolamento europeo 2016/679, anche conosciuto come General Data Protection Regulation o con l’acronimo GDPR.
Si tratta di una serie di disposizioni, applicabili in ciascuno Stato membro dell’UE, il cui obiettivo è quello di ampliare la tutela dei diritti delle persone fisiche in occasione del trattamento dei loro dati da parte di organizzazioni, enti o singoli professionisti.
La portata del GDPR riguarda dunque anche gli psicologi che, come anche altri professionisti, nell’esercizio della propria attività lavorativa entrano in contatto con dati identificativi e/o con dati sensibili di clienti/pazienti.
È opportuno precisare che il GDPR non abroga il D.lgs. n. 196/2003, che fino ad ora ha rappresentato il principale riferimento normativo a livello nazionale in materia di Privacy, né lo modifica radicalmente, ma lo aggiorna e lo integra, prevedendo alcune significative novità.